E.on e Ioc-Unesco ancora insieme per la tutela del mare con il progetto Save the Wave
Prosegue il progetto Save the Wave, iniziativa parte del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021 -2030), avviato da Ioc-Unesco con E.on per tutelare e ripristinare gli ecosistemi marini
Protagoniste della nuova tappa di Save the Wave le Isole Tremiti, l’arcipelago situato al largo delle coste pugliesi, dove sono stati impiantati i rizomi di Posidonia oceanica scalzati a causa degli ancoraggi dei diportisti. Il reimpianto è avvenuto in due siti di circa 50 m2 ciascuno, dove Posidonia era presente in passato e dove è poi scomparsa a causa delle attività umane. In totale, Posidonia è stata reimpiantata su una superficie complessiva di 100 m2, pari a circa il 10% della superficie che questo habitat ricopre alle Isole Tremiti nella sua porzione più in salute.
Per il reimpianto si è scelto di utilizzare biostuoie in fibra di cocco, completamente naturali. Queste forniranno supporto alle giovani piante affinché possano radicare, mimando il naturale intreccio di radici e rizomi che normalmente rappresenta la parte basale delle praterie di Posidonia.
Un progetto che unisce diverse realtà
Giovanni Chimienti, Biologo Marino del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari e National Geographic Explorer, afferma:
La Posidonia oceanica forma bellissime praterie sommerse che svolgono numerose funzioni per l’ecosistema. Purtroppo, questa pianta sta soffrendo per via degli impatti dell’uomo. Per questo motivo è necessario intervenire per la loro tutela e per rimediare ad alcuni degli impatti che la danneggiano. Come Università di Bari abbiamo unito le forze con IOC-UNESCO, E.ON e The Oceancy, grazie alla fondamentale adesione del Parco Nazionale del Gargano, per recuperare e reimpiantare porzioni di prateria che altrimenti sarebbero andate perse per sempre
Tra i vantaggi delle praterie di Posidonia vi è la capacità di immagazzinare il carbonio per secoli o millenni. Si stima che 100 m2 di Posidonia oceanica possano assorbire ogni anno circa 13 tonnellate di carbonio. Per questo motivo è importante che il reimpianto attecchisca, con l’attenzione e la collaborazione di tutti. Il progetto è opera di un team multidisciplinare in cui IOC-UNESCO e E.ON collaborano attivamente con Giovanni Chimienti, Biologo Marino del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari e National Geographic Explorer, e con il suo team, con il supporto del team di The Oceancy associazione impegnata nella protezione della vita marina e nell’offrire sostegno al turismo sostenibile.
Un progetto ambizioso e lungimirante
Marco Manghisi, Co-Founder, Marketing & Financial Director di The Oceancy cita quanto questo progetto sia ambizioso e lungimirante. Infatti se da un lato ha un ruolo importante da un punto di vista ambientale, dall’altro ha un ruolo educativo essenziale al fine di rivalutare una pianta marina spesso sconosciuta. In questo contesto, l’obiettivo della sua azienda è proprio di instaurare sinergie proficue con realtà differenti e ad alto valore aggiunto per la tutela del mare
Per la piantumazione e la successiva manutenzione, gli esperti operano in piena sinergia con l’Ente Parco Nazionale del Gargano coinvolgendo anche le autorità locali. Un networking virtuoso tra realtà private, mondo accademico, istituzioni e associazioni per un’iniziativa concreta che vuole promuovere la cultura e il rispetto del mare.
I posidonieti delle Posidonia reimpiantata presso le Isole Tremitirappresentano un habitat di particolare pregio ed importanza sia ambientale sia socioeconomica. Tuttavia, nonostante le praterie siano attualmente uno degli habitat più protetti e monitorati del Mediterraneo, stanno subendo una forte degradazione. Questa è spesso legata ad impatti locali. Risulta quindi fondamentale coinvolgere i turisti e la comunità locale attraverso la formazione di personale in loco e un programma di Educazione all’Oceano nelle scuole.
E.on e Ioc-Unesco ancora insieme
E.ON, Gruppo energetico internazionale con circa 78.000 dipendenti nel mondo, è stata una delle prime aziende ad aderire al Decennio del Mare, promosso proprio da IOC-UNESCO, con l’obiettivo di realizzare progetti concreti e vicini alle comunità.
Davide Villa, Chief Customer Officer di E.ON, afferma:
L’azienda vuole essere alleata del mare e di tutte quelle realtà che hanno come obiettivo la tutela e la salvaguardia dell’ecosistema marino. Un compito essenziale che deve essere svolto con la collaborazione e l’attenzione di tutti, perché il mare è una risorsa insostituibile per tutti noi. Con questo obiettivo abbracciamo progetti concreti e ci impegniamo in programmi divulgativi e formativi nelle scuole
A sottolineare l’importanza del progetto è anche Francesca Santoro, Senior Programme Officer IOC-UNESCO:
Il ripristino dell’ecosistema marino è fondamentale per rispondere agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, in riferimento ai cambiamenti climatici e alla conservazione della biodiversità. Tuttavia, non tutti i progetti di riforestazione fanno bene all’oceano e piantare Posidonia nel posto sbagliato può avere infatti effetti dannosi per l’ecosistema marino.
Pasquale Pazienza, Presidente Ente parco nazionale del Gargano gestore dell’AMP Isole Tremiti ha commentato l’iniziativa affermando quanto questa attività risulti di estremo interesse per il parco. Il progetto va infatti ad impreziosire, sempre nell’ottica della tutela della Posidonia oceanica, gli interventi già realizzati dall’Ente. afferma, inoltre, quanto il programma rappresenti un’occasione in più per promuovere la consapevolezza delle Comunità sull’importanza della biodiversità marina. Ma anche sul ruolo che gli ecosistemi marini svolgono nella mitigazione del cambiamento climatico.
Saperenetwork è...
- Neolaureato in Comunicazione pubblica e politica con un background in lingue e cultura orientale. Si occupa di comunicazione da quando ha deciso di far diventare la sua passione per i social network un lavoro. Dal 2019 lavora con Hub48 ricoprendo diverse posizioni e nel 2021 ha collaborato nella sezione media e comunicazione del partito politico Possibile.
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